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Certificazione ReMade e cartucce rigenerate, facciamo chiarezza

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Il contesto

Le cartucce originali, parti integranti delle stampanti, hanno una qualità di stampa ottimale e possono essere “preparate per il riutilizzo” molte volte, a differenza, in linea generale, di cartucce compatibili di nuova fabbricazione, che finiscono per lo più conferite in impianti di incenerimento o in discarica già sin dopo il primo utilizzo in quanto non rigenerabili.

Partiamo dalle definizioni

Cartuccia

Contenitore removibile utilizzato nei dispositivi di stampa per contenere e trasferire toner (in polvere) o inchiostro (liquido) sulla carta.

Cartuccia di nuova fabbricazione

Consumabile completamente nuovo, immesso per la prima volta sul mercato.

Cartuccia originale

Cartuccia di nuova fabbricazione, prodotta dal produttore dell’apparato di stampa.

Cartuccia compatibile

Cartuccia di nuova fabbricazione, prodotta da un’azienda terza, diversa dal produttore dell’apparato di stampa.

Cartuccia rigenerata

Cartuccia utilizzata che viene sottoposta a un processo di rigenerazione.

Il CAM Cartucce

La disciplina degli acquisti verdi delle cartucce è regolamentata dal Decreto ministeriale (del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica) 17 ottobre 2019, così rubricato “Criteri ambientali minimi per le forniture di cartucce toner e a getto di inchiostro; criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio integrato di ritiro di cartucce di toner e a getto di inchiostro esauste, preparazione per il riutilizzo e la fornitura di cartucce di toner e a getto di inchiostro rigenerate”.

Il processo di rigenerazione determina un significativo recupero di materia senza ulteriori impatti derivanti dai processi di recupero, che sono manuali.

Le cartucce rigenerate si collocano per loro natura tra i modelli delle produzioni «circolari» e sono dunque ambientalmente preferibili se, come prevedono i CAM, hanno qualità e resa di stampa equivalente alle cartucce originali ed inchiostri e polveri di toner prive di determinate sostanze pericolose.

In base ai CAM, in particolare, le cartucce possono considerarsi autenticamente “rigenerate” se sono in possesso di etichette ambientali conformi alla norma tecnica UNI EN ISO 14024 (quali, ad esempio, Der Blaue Engel, la Umweltzeichen, la Nordic Ecolabel).

Laddove l’operatore economico dimostri di non avere avuto la possibilità di ottenere queste etichettature entro i termini richiesti per motivi a lui non imputabili, deve dimostrare che le cartucce offerte siano conformi alle seguenti specifiche tecniche:

1. punto B, lett. a), n. 1
Polveri di toner e inchiostro: limiti ed esclusioni di sostanze pericolose e metalli pesanti;
2. punto B, lett. a), n. 2
Qualità e resa di stampa;
3. punto B, lett. a), n. 3
Cartucce rigenerate: quota minima, possesso di etichette ambientali conformi alla norma tecnica UNI EN ISO 14024

La certificazione ReMade per le cartucce: l’ambito di applicazione

ReMade è la certificazione di prodotto accreditata in Italia e in Europa per la verifica del contenuto di materiale riciclato, recuperato e sottoprodotti.

La certificazione attesta la tracciabilità della produzione stessa all’interno della filiera produttiva, partendo dalla verifica dell’origine delle materie prime in ingresso, fino al prodotto finito certificato, diventando strumento di trasparenza e semplificazione per il Green Public Procurement e il mercato privato.
I prodotti certificati sono garanzia per la pubblica amministrazione del requisito ambientale sul riciclo in materiali e prodotti, per tutti i settori.

Quindi il campo di applicazione della certificazione ReMade (contenuto di riciclato), per quanto concerne il mondo cartucce, non comprende la verifica della eventuale presenza di sostanze pericolose contenute nelle polveri o inchiostri utilizzati per la rigenerazione, così come non comprende la verifica della qualità e della resa di stampa equivalenti a quelle delle cartucce originali.

La certificazione ReMade differisce pertanto dalle norme UNI EN 14024 (richieste come mezzi di prova dal CAM cartucce) che si basano su un’analisi dell’intero ciclo di vita del prodotto, valutando una molteplicità di aspetti ambientali del prodotto (come Ecolabel).

In sintesi, quindi:
  • solamente i prodotti in possesso di etichette ambientali conformi alla norma tecnica UNI EN ISO 14024 sono ritenuti conformi a tutte le specifiche tecniche n. 1, n. 2 e n. 3 previste dai CAM;
  • la certificazione ReMade costituisce opzione alternativa al mancato possesso, giustificato, da parte dell’azienda dell’etichetta conforme alla norma UNI EN 14024, al fine di attestare la conformità alla sola specifica tecnica n. 3 (punto B, lett. a), n. 3 dei CAM) relativa alla verifica dell’aspetto ambientale della rigenerazione delle cartucce esauste;
  • di conseguenza, la produzione della certificazione ReMade non è da sola sufficiente ad attestare la conformità dei prodotti alle specifiche tecniche previste dai CAM.

Sul tema, si veda anche il glossario, pubblicato sul sito del Mase.
Per un approfondimento: “Come verificare i requisiti CAM” dell’Associazione PACTO.


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